CITTADINI STRANIERI E FORMAZIONE LINGUISTICA
Abbattere i muri del pregiudizio e della diffidenza che danneggiano e ostacolano la convivenza e favorire il processo di conoscenza tra i propri associati, le famiglie e gli immigrati presenti nel territorio. E’ questo l’obiettivo che Auser Basilicata si sta da tempo ponendo, insieme alle forze più impegnate e sensibili della società .
Punta di eccellenza di questo impegno sono i progetti che rispondono ai bandi del Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi nell’ambito del programma “Solidarietà e gestione dei flussi migratori”.
Il 5% della popolazione lucana è costituito da cittadini stranieri, oltre 30 mila persone su di un totale di poco meno di 600.000 mila, una cifra destinata a raddoppiare entro i prossimi 10 anni. Sono soprattutto badanti, ma anche lavoratori dell’edilizia, dell’agricoltura, della ristorazione e del commercio. La rilevanza del fenomeno obbliga tutti coloro che sono attenti ai fenomeni sociali, e soprattutto il volontariato, a predisporre progetti mirati a facilitare e qualificare le condizioni di ingresso dei lavoratori stranieri nelle nostre regioni. L’esperienza di Auser Basilicata che, negli ultimi anni si è trovata a doversi confrontare con le problematicità connesse alle “nuove famiglie”, composte in prevalenza da anziani soli e assistenti familiari (badanti), ha evidenziato che la criticità maggiore insiste sul versante linguistico, ragion per cui, già con il progetto “Lavoratori in movimento”, ha inteso costruire una rete partenariale diffusa ed eterogenea, tesa a sperimentare nuove forme di collaborazione e sinergia, tra soggetti pubblici e privati, organizzazioni di categoria e datoriali.
Il progetto, realizzato a Casablanca in Marocco con 4 corsi di lingua italiana ed educazione civica, ha formato 68 lavoratori di cui quasi la metà ha ottenuto il nulla osta per l’ingresso in Italia.
Naturalmente l’impegno di Auser, dei Partner e degli Aderenti non si è esaurita nei corsi di formazione, ma prosegue continuando a fornire il supporto necessario ai partecipanti ai corsi sia nell’apprendimento della lingua italiana attraverso le nuove tecnologie sia nell’accompagnamento per l’ingresso in Italia fino alla data di chiusura del Decreto flussi.