Il “bosco della Speranza” di Tramutola

Per tutta l’estate dello scorso anno, fino ad agosto inoltrato, un gruppo di bambini ha frequentato un pomeriggio alla settimana il Bosco della Speranza nel cuore di Tramutola.
Con l’aiuto delle nonne di comunità hanno manipolato carta e cartoni realizzando tanti oggetti divertenti,  hanno fatto merenda, giocato e  corso. Ma questo piccolo angolo verde nel cuore del paese, ha alle spalle una storia che vale la pena raccontare. 

Tramutola è un paesone delle provincia di Potenza di poco più di 3mila abitanti. Si è conquistato gli onori della cronaca per una serie di affioramenti  naturali di petrolio che si sono verificati nel secolo scorso e che poi l’Agip ha sfruttato realizzando il   “Campo petrolifero di Tramutola”, con la perforazione di 47 pozzi dei quali 26 produttivi nel periodo 1936-1943, per poi chiuderlo nel 1959.  In questo pezzo di Sud, seduto per un momento sull’oro nero,  c’è la storia da lieto fine del  “bosco della speranza”. Un pezzo di verde nel centro del paese, abbandonato e divenuto nel tempo una discarica a cielo aperto, piena di erbacce e rifiuti.  E a vederlo oggi c’è da non credere ai propri occhi: panchine colorate, aiuole curate, nuovi alberi piantati. Un luogo frequentato dagli abitanti del paese, dagli anziani per incontrarsi  e  dai bambini per giocare. 

A raccontare questo cambiamento straordinario è Orsola Caporaso presidente dell’Auser di Tramutola: “abbiamo partecipato ad un progetto che si chiamava Auser inComune, con  l’aiuto di una una decina di volontari abbiamo completamente trasformato quest’area. Sono stati i ragazzi delle scuole a chiamarlo il Bosco della Speranza, e ci abbiamo messo pure una targa, per ricordare a tutti che le cose insieme si possono fare e si possono cambiare”.

Tramutola è uno delle realtà della Basilicata che partecipano al progetto “I nonni come potenziamento della comunità educante a sostegno delle fragilità genitoriali”.

Articolo pubblicato sul sito: Percorsi con i bambini

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